Sull’isola di Bergman

di Mia Hansen-Løve

con Vicky Krieps, Tim Roth, Mia Wasikowska
Francia 2021, 112′

Orari

gio 16 dic (17.45 – 22.30)
ven 17 dic (15.15 – 20.15)
sab 18 dic (17.45 – 22.30)
dom 19 dic (15.15 – 20.15)
lun 20 dic (17.45 – 22.30)
mar 21 dic (15.15 – 20.15)
mer 22 dic (17.45 – 22.30)

Trama

Una coppia di cineasti decide di passare un’estate sull’isola di Fårö, la prediletta del grande regista svedese Ingmar Bergman. Entrambi in cerca di ispirazione per i loro film, scopriranno che in quel posto suggestivo realtà e finzione finiscono spesso per confondersi, anche se sempre in nome dell’amore…

Applaudito in concorso all’ultimo Festival di Cannes, “Sull’isola di Bergman” è il nuovo film della talentuosa regista francese Mia Hansen-Løve, una commedia raffinata con un cast formidabile. Hansen-Løve compone un inno luminoso alla creatività delle donne e alla bellezza della natura, ma non rinuncia a raccontare la sua grande passione per il cinema, facendo la gioia di quanti hanno iniziato a guardare la vita con occhi diversi grazie ai film di Bergman.

«Circa dieci anni fa ho iniziato a sviluppare un rapporto appassionato con il lavoro di Bergman, con la sua vita. È stato l’inizio di una forte attrazione verso l’isola di Fårö, dove ha girato alcuni dei suoi film più famosi e ha vissuto l’ultima parte della sua vita. Appartato nel mezzo del Mar Baltico, è un luogo che incarna un ideale che è insieme spaventoso e seducente, austero e esaltante, un posto di assoluta integrità artistica a cui associo Bergman. La sua presenza non mi risultava opprimente, ma rasserenante e stimolante al tempo stesso. Forse ha a che fare con il fatto che non sono un genio capace di fare sessanta film e nove bambini? In nessun modo ci si può sentire rivali di Bergman… Il film racconta la storia di un’emancipazione, l’emancipazione dai nostri maestri, ma anche quella della protagonista dal suo uomo. Chris si considera fragile e dipendente, ma finalmente scopre la propria forza creatrice: è il risveglio della fiducia in se stessi, di una vocazione che va perseguita. La vocazione è una delle mie ossessioni, è presente nella maggior parte dei miei film, ma qui lo è per la prima volta in modo diretto, essendo proprio una regista donna il personaggio principale».

(Mia Hansen-Løve)